Franco LA MAGNA- Gaudino, grande autore di terra e di mare (sugi schermi “Per amor vostro” con Valeria Golino)

 

 

Il mestiere del critico

 

 

GAUDINO, GRANDE AUTORE DI TERRA E DI MARE

“Per amor vostro” (2015), un film  di Giuseppe Gaudino

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Un attraversamento cristologico dell’inferno, ossia la vita di Anna (scandita fuori campo da un brano musicale alla maniera dei cantastorie), madre di tre figli – due ragazze e un maschio sordomuto – sposa d’un camorrista-usario che ora odia ma dal quale ha accettato in passato, obtorto collo, sostentamento e dal quale finalmente può affrancarsi (riesce ad ottenere un contratto in una tv preparando “gobbi” per gli attori), tentando inutilmente di liberarsene con continui scontri fisici e verbali.

Originaria d’una misera famiglia napoletana (la madre la costringe a ritualità magico-religiose, a cui lei non si sottrae), disamorata fino al disprezzo del marito violento e di contro appassionatamente legata dei figli, Anna accetta la corte d’un noto attore di fiction televisive, fatuo e indebitato fino alla collottola. Un amore dalla tragica conclusione, insolitamente anticipata dalla continua iterazione d’un celeberrimo motivetto del Quartetto Cetra (la miglior formazione vocale italiana degli anni del boom economico, di cui si mostra anche una delle deliziose parodie televisive), “Però mi vuole bene” qui usato come vera e propria prolessi.

Impiego pressoché totale del bianco e nero (eccettuati pochi i frames a colori, che riportano nell’infanzia della perduta o presunta felicità, per quanto gravata d’innominabile segreto), macchina a mano, a seguire, fermi immagini con successive elaborazioni elettroniche, effetti digitali, uso insistito del dialetto (che ha richiesto la necessaria sottotitolazione in lingua), primi e primissimi piani, dettagli, sogni, incubi montati in un susseguirsi frenetico e frastornante di fotogrammi, stile con cui Gaudino riprende quasi vent’anni dopo la stessa forma scheggiata di “Giro di luna tra terre e mare” –

“Per amor vostro” conferma l’allucinata visionarietà d’uno dei registi più anticonvenzionali del panorama autoriale nazionale, espressa in quest’opera nerissima ma dalla chiusa fiduciosa nella renovatio d’un essere umano oppresso e mai domo, disegnando una figura di donna straziata, dilaniata, che percorre un suo tormentatissimo percorso di salvezza, a suo modo in odore di santità e ancora capace di donare amore, spesso non ricambiato con la stessa struggente intensità. Ottima prova attoriale di Valeria Golino, Coppa Volpi a Venezia.                                                                                                Interpreti: Valeria Golino – Massimiliano Gallo – Adriano Giannini – Salvatore Cantalupo – Rosaria De CiccoElisabetta Mirra – Daria D’Isanto – Edoardo Crò

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