Giuseppe ARDIZZONE- Saggistica breve. Rapporto tra esportazione e crescita

 

 

Saggistica breve

 

 

RAPPORTIO TRA ESPORTAZIONI E CRESCITA

Una sintesi analitica e propositiva

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La dinamica della bilancia commerciale   continua ad avere un andamento positivo. Il saldo delle partite commerciali, già attivo per tutto il 2013, continua ad essere soddisfacente anche, secondo i dati riportati da ISTAT, fino a tutto maggio 2014. In questo mese, il saldo commerciale è positivo (+3,7 miliardi) e si rileva una crescita delle esportazioni  rispetto al mese precedente del 2,2%. In particolare, si ha un saldo positivo sia nei confronti dei paesi extra Ue (+2,5 miliardi), sia con quelli Ue (+1,2 miliardi); mentre, i paesi verso cui si è avuto il maggior incremento delle esportazioni sono stati: Belgio (+16,9%), paesi EDA (+12,8%), Cina (+8,9%), Stati Uniti (+7,7%) e Germania (+5,5%).
Vi è stato, in particolare, un aumento delle vendite d’articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici verso il Belgio, di macchinari e apparecchi n.c.a. verso paesi EDA e Stati Uniti, di metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti, verso la Germania e d’autoveicoli verso gli Stati Uniti.

Riportiamo qui di seguito, per maggiore facilità di comprensione, una tabella riepilogativa dell’andamento delle esportazioni, importazioni e saldi della bilancia commerciale per settore d’attività economica (dati ISTAT)

 

Tabella 1 – Esportazioni, importazioni e saldi della bilancia commerciale, per settore d’attività economica.

Maggio 2014

SETTORI DI ATTIVITÀ ECONOMICA

ESPORTAZIONI

IMPORTAZIONI

SALDI

Quote % (a)

Variazioni %

Quote % (a)

Variazioni %

Milioni di euro

Mag. 14

Gen.-Mag.14

Mag. 14

Gen.-Mag.14

Mag. 13

Gen.-Mag.13

Mag. 13

Gen.-Mag.13

Mag. 14

Gen.-Mag.14

A Prodotti dell’agricoltura, della silvicoltura e della pesca

1,5

-9,2

-2,1

3,5

-2,6

-0,1

-681

-2.833

B Prodotti dell’estrazione di minerali da cave e miniere

0,3

-6,9

2,1

16,5

-1,8

-16,5

-4.436

-20.542

061 Petrolio greggio

0,1

-48,4

-17,6

9,7

10,8

-13,7

-2.819

-12.294

062 Gas naturale

0,0

-12,0

-20,0

5,6

-17,2

-22,2

-1.410

-6.950

C Prodotti delle attività manifatturiere

95,8

0,5

1,6

76,6

1,4

0,3

9.111

39.129

CA Prodotti alimentari, bevande e tabacco

7,0

0,3

2,3

7,8

1,8

3,6

-134

-563

CB Prodotti tessili e dell’abbigliamento, pelli e accessori

11,5

1,4

4,6

7,4

6,6

6,6

1.574

7.297

13  Prodotti tessili

2,4

-2,4

3,8

1,7

2,6

6,7

396

1.302

14 Articoli di abbigliamento (anche in pelle e in pelliccia)

4,6

5,1

5,1

3,2

8,1

7,1

440

2.306

15 Articoli in pelle (escluso abbigliamento) e simili

4,6

0,9

4,6

2,5

8,1

6,0

738

3.688

CC Legno e prodotti in legno; carta e stampa

2,0

0,9

3,6

2,6

0,7

2,3

-125

-614

16 Legno e prodotti in legno e sughero (esclusi i mobili); articoli in paglia e materiali da intreccio

0,4

-2,0

5,5

0,8

7,5

8,4

-134

-618

17+18 Carta e prodotti di carta; prodotti della stampa e della riproduzione di supporti registrati

1,6

1,6

3,2

1,8

-2,3

-0,4

9

3

CD Coke e prodotti petroliferi raffinati

4,2

-18,2

-14,6

3,4

7,6

-13,8

201

1.550

CE Sostanze e prodotti chimici

6,5

-0,8

0,6

9,6

-5,4

-3,4

-810

-3.999

CF Articoli farmaceutici, chimico medicinali e botanici

5,0

2,6

1,2

5,7

-9,8

-7,6

-28

-105

CG Articoli in gomma e materie plastiche, altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi

6,0

0,6

3,6

3,3

1,2

5,8

1.100

4.936

22 Articoli in gomma

3,6

-0,9

3,2

2,4

-0,5

4,2

512

2.392

23 Altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi

2,4

2,9

4,2

0,9

5,9

10,1

588

2.544

CH Metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti

11,7

0,4

-4,5

9,8

0,7

-2,5

871

3.613

CI Computer, apparecchi elettronici e ottici

3,1

-0,8

-5,1

6,2

-2,1

-5,7

-836

-4.003

CJ Apparecchi elettrici

5,2

-0,9

2,5

3,6

0,8

4,0

610

2.849

CK Macchine ed apparecchi n.c.a.

18,4

2,2

4,5

6,2

3,2

4,8

4.496

20.134

CL Mezzi di trasporto

9,5

2,6

6,2

8,2

11,9

5,1

1.112

3.354

291 Autoveicoli

3,5

5,6

11,2

5,1

19,8

11,3

-656

-2.383

292+293+30 Mezzi di trasporto (esclusi autoveicoli)

6,0

1,2

3,4

3,1

-1,6

-4,7

1.768

5.738

CM Prodotti delle altre attività manifatturiere

5,6

5,0

5,8

2,9

7,6

8,1

1.080

4.680

31 Mobili

2,1

0,9

2,8

0,4

5,9

7,6

604

2.723

32 Articoli sportivi, giochi, preziosi, strum. musicali e medici e altri prodotti n.c.a.

3,5

7,5

7,7

2,5

8,0

8,2

476

1.956

D Energia elettrica, gas, vapore e aria             condizionata (c)

0,1

-37,5

-63,5

0,6

-17,4

-23,3

-104

-741

E Prodotti delle attività di trattamento dei rifiuti e risanamento

0,4

-16,3

-21,7

1,3

1,3

-0,1

-304

-1.448

Altri prodotti n.c.a.

1,9

-6,0

-4,8

1,5

15,8

15,1

89

503

TOTALE

100,0

0,2

1,3

100,0

0,9

-2,5

3.676

14.070

(a)    Il valore delle quote è calcolato sul totale dei  flussi di scambio con il resto del mondo per l’anno 2013 provvisorio.

 

 

 

(b)    Per la forte erraticità delle serie storiche le relative variazioni non sono riportate.

 

 

 

 

 

(c)    I dati relativi a questo settore potrebbero subire una revisione a seguito degli effetti dovuti ai cambiamenti della normativa europea sugli scambi di energia elettrica in ambito comunitario.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Come si può osservare i maggiori incrementi del periodo risultano per le vendite d’articoli sportivi, giochi e preziosi (+7,5%), d’autoveicoli (+5,6%) e d’articoli d’abbigliamento (+5,1%). Se invece cerchiamo di osservare i dati dal punto di vista della composizione   interna delle nostre esportazioni possiamo notare come i settori principali siano:

-(CB) Prodotti tessili e dell’abbigliamento, pelli e accessori (11,5% del totale esportazioni).Presentano un incremento del 1,4% fra mag. 2013 e mag. 2014 ed un saldo positivo nel mese di maggio di 7,2 miliardi

-(CK) Macchine ed apparecchi nca (18,4%), incremento 2,2% mag13/mag14 saldo 20,1 miliardi

-(CL) Mezzi di trasporto (9,5%) incremento 2,6 % mag13/mag14 saldo 3,3 miliardi.Ildato è positivo nonostante il saldo negativo del settore autoveicoli.

– (CE+CF) art. farmaceutici e chimici (che insieme fanno ca. l’11,5%) ma presentano un incremento minimo ed un saldo negativo di ca 4 miliardi

-(CG) Articoli in gomma e materie plastiche, altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi (6%) incremento 0,6% mag13/mag 14 ,saldo 4,9 miliardi.

-(CH) Metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti ( 11,7%)  incremento 0,4% mag13/mag14 , saldo 3,6miliardi

-(CM) Prodotti delle altre attività manifatturiere( comprendente mobili , articoli sportivi , giochi , preziosi ecc) (5,6%) incremento 5% mag 13/mg14 saldo 4,6miliardi

Guardando questi dati ,la prima osservazione che possiamo fare è  che, nonostante il perdurare della crisi economica ,  dall’anno scorso la nostra bilancia commerciale è in attivo e,quest’anno , da gennaio a maggio, è stato consolidato un saldo  positivo per  ca. 14 miliardi. Al saldo positivo della bilancia commerciale per il 2013  si è aggiunto  il saldo attivo della differenza fra crediti e debiti relativa al settore  viaggi internazionali per turismo pari a  ca. 13 miliardi .

La seconda osservazione  è che il tasso di crescita delle nostre esportazioni, pur positivo, appare tuttavia modesto  anche rispetto al volume di sviluppo  dei mercati mondiali di  riferimento , Vi è quindi probabilmente un problema di complessiva competitività del nostro sistema economico. Ad esempio, i dati relativi all’indice di competitività basati sui prezzi alla produzione di  manufatti, presentati dalla Banca d’Italia all’interno dell’ultimo bollettino statistico, indicano una nostra distanza dai paesi  come Francia , Germania,Regno Unito , Stati uniti , Giappone , Corea del sud, Cina  che, fatto base 100 nel 1999, presentano tutti un miglioramento sotto quel parametro; mentre, noi peggioriamo,  portandoci a 102.

La terza osservazione  è che la composizione delle nostre  importazioni ed esportazioni lascia perplessi . Ci si chiede infatti cosa succederebbe in occasione di una ripresa significativa della domanda interna. Se ,in sostanza , il buon risultato della bilancia commerciale non sia frutto più della crisi del nostro potere d’acquisto che della nostra capacità di essere globalmente competitivi .

Appare  infatti come su troppi settori,  molto sensibili ad un aumento della domanda interna, siamo in una posizione di debolezza. Ad esempio, nei primi cinque mesi dell’anno, il saldo  relativo agli autoveicoli è stato negativo di 2,3miliardi e quello di (CI) Computer, apparecchi elettronici e ottici di ca. 4 miliardi. Il peso maggiormente negativo è stato quello relativo al settore Prodotti dell’estrazione di minerali da cave e miniere, comprendente  petrolio greggio e gas naturale  che presenta  un saldo negativo complessivo di 20,5miliardi. Altro punto negativo  è dato dal saldo di 1,4 miliardi relativo al trattamento rifiuti. Negativo anche il saldo  relativo ai prodotti alimentari . I prodotti dell’agricoltura, della silvicoltura e della pesca presentano un saldo negativo di 2,8 miliardi ; mentre i prodotti alimentari e tabacco presentano un saldo negativo di 563 milioni.Anche la nostra chimica sembra in difficoltà ed il saldo delle sostanze e prodotti chimici è negativo per  3,9miliardi.

Dovremmo pensare pertanto ad una ripresa della nostra economia con una maggiore presenza in questi settori ,guidata dalla ricerca e dall’innovazione oltre che da un’attenzione mirata a ridurre il peso della nostra dipendenza energetica dall’estero.

Se è dunque auspicabile l’obiettivo di mantenere in equilibrio nel tempo i nostri conti commerciali con l’estero per arrivare anche all’equilibrio della bilancia dei pagamenti sembra invece  più difficile , aumentare nel breve periodo , il surplus in nostro favore .. Si possono forse ottenere risultati maggiori potenziando la nostra complessiva competitività  riducendo pertanto la dipendenza dall’estero nei settori dei beni di consumo durevoli , nell’area energetica e potenziando ulteriormente il saldo già positivo ( ca. 13.MM a maggio 2014)  dei viaggi internazionali per turismo puntando  sullo sfruttamento commerciale del nostro patrimonio culturale e paesaggistico.

Non è certamente  sufficiente  solo una riduzione del costo del lavoro tout court; ma, sarà necessario un forte innalzamento del livello di ricerca ed innovazione del nostro paese, che incrementi in maniera significativa la produttività.La ripresa della nostra economia appare lenta e necessariamente fondata sulla mobilitazione di tutte le risorse  ( umane , tecnologiche e di capitale),sulla ripresa della domanda interna (che non si tramuti in uno squilibrio della bilancia commerciale e dei pagamenti) e sullo sviluppo delle nostre esportazioni .

In una situazione come quella della moneta unica non abbiamo neanche la possibilità di attestarci su di un equilibrio al ribasso, utilizzando la svalutazione monetaria per migliorare la nostra competitività interna ed esterna.

La svalutazione interna non è la soluzione e inoltre non può riguardare solo il lavoro operaio ma deve essere accompagnata da un’ampia redistribuzione delle ricchezze che consenta di non smobilizzare lo  Stato sociale ma semmai di cambiarlo rafforzandolo e consentendogli inoltre di dare un impulso formidabile al sistema educativo . alla ricerca e l’innovazione; oltre che al sostegno degli ammortizzatori sociali.Dobbiamo sostenere comunque il lavoro delle nuove generazioni : Le risorse immediate allo scopo possono venire solo da una redistribuzione delle ricchezze realizzata grazie allo strumento fiscale . E’  necessaria una maggiore progressività sui redditi ( includendovi anche quelli rivenienti dalla rendita immobiliare o finanziaria): ed  un attacco forte allo stock del debito pubblico con possibile contemporanea dismissione  del patrimonio ( si possono immaginare delle obbligazioni convertibili in quote di patrimonio pubblico, con sottoscrizione obbligatoria?).

L’obiettivo principe  è  quello d’incrementare la nostra competitività sia sul mercato interno che estero. Guai a tralasciare questo aspetto . La crescita e l’occupazione nascono da questa capacità.

 

http://ciragionoescrivo.blogspot.com

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