Franco LA MAGNA- Forrest Gump, in salsa svedese (“Il centenario che……”, un film di F.Hernagren)
Il mestiere del critico
FORREST GUMP, IN SALSA SVEDESE
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“Il centenario che saltò dalla finestra e scomparve”, un di Felix Herngren
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Sembra uno di quei titoli chilometrici tanto cari alla Wertmuller questo “Centenario che saltò dalla finestra e scomparve”, tratto da un best seller dello svedese Jonas Jonasson e diretto dal semi o del tutto sconosciuto Felix Herngren, che dall’abbondante materia letteraria ha ricavato una surreale commedia nera piena di humor, cadaveri e qualche trovata esilarante. Incipit in una casa di riposo – dove è stato rinchiuso per aver ammazzato con l’esplosivo una volpe che ha fatto fuori il suo gatto – da dove, proprio il giorno del suo centesimo compleanno mentre si preparano i modesti festeggiamenti, Allan Karlsson fugge saltando (meglio lentamente scivolando) in pantofole dalla finestra.
Mentre raggiunge indisturbato la vicina stazione, una pacata, suadente, voce off (la stessa di Allan) inizia allora il racconto della sua inverosimile esistenza (e delle urla che l’hanno accompagnata) proprio dal momento del parto (urla della madre), alla fucilazione del padre in Russia (che predica inascoltato la diffusione dei profilattici e fonda una repubblica di 15 mq), all’intervento chirurgico d’un macellaio genetico che lo priva della virilità, all’inossidabile passione per gli esplosivi.
Sarà quest’ultima a spingerlo prima in una fabbrica di cannoni, poi – come casuale rivoluzionario – nella Spagna franchista (dove inconsapevolmente salva la vita al Generalissimo e ne diventa amico), quindi come operaio negli Stati Uniti (dove contribuisce nientemeno all’invenzione della bomba atomica), poi nella Russia di Stalin al cospetto del dittatore comunista, in un gulag insieme ad un rincoglionito Albert Einstein, nella Francia del ’68 (dove sempre inavvertitamente smaschera una spia russa), nel pieno della guerra fredda nei panni d’un improbabile 007 doppiogiochista… Impermeabile alla politica Allan non sembra dare alcuna importanza all’eccezionalità della sua vita. Non ha mai la percezione di quel che gli accade intorno.
Per lui Stalin o Franco, Hoppnheimer o Regan fanno tutti parte della stessa brigata. A lui interessano solo gli esplosivi ed essendone esperto viene scambiato per un genio. Con un montaggio alternato il film oscilla con continui e lunghissimi flash-back tra passato e presente. E nel presente, dopo la fuga dalla casa di riposo, il vegliardo si ritrova a trascinare con se una valigia zeppa di banconote, involontariamente sottratta ad una scalcinata banda di criminali che inizia improvvidamente ad inseguirlo, insieme ad un ispettore di polizia dell’intelligenza limitata.
Nel frattempo un terzetto di stravaganti personaggi e un elefantessa si uniranno a lui in una girandola di altre incredibili avventure… “Forrest Gump” in salsa svedese “Il centenario che saltò dalla finestra e scomparve” nasconde nelle pieghe d’un racconto nonsense, picaresco, stralunato e avvincente, una dissacrante visione della grande storia del XX secolo (e forse un malcelato disprezzo della politica), ma soprattutto la metafora che la vita possa essere giocata fino all’ultimo e che fino all’ultimo tutto possa cambiare, in barba ai limiti anagrafici o alle soffocanti convenzioni sociali.
Basta avere la voglia di farlo. Strepitosa la morigerata e quasi onirica interpretazione di Robert Gustafsson (comico in patria molto noto), perfettamente truccato da centenario, in realtà “appena” cinquantenne. Il film è stato presentato in anteprima nazionale alla quinta edizione del “Bif&st” di Bari diretto da Felice Laudadio. Interpreti: Robert Gustafsson – Iwar Wiklander – David Wiberg – Mia Skäringer – Jens Hultén – Bianca Cruzeiro – Alan Ford – Sven Lönn – David Shackleton – Georg Nikoloff – Simon Säppenen – Manuel Dubra