Franco LA MAGNA- Cinema.Recensioni brevi (“Gigolò per caso”, “Rio 2”, “Smetto quando voglio”, “Onirica”)
Cinema Recensioni brevi
QUATTRO FILM RECENTI
Da Turturro- Allen a Majewski
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Gigolò per caso (2014) di John Turturro
Cosa fare in caso di crisi di liquidità per rimediare un po’ di grana facile? Turturro (che non spicca certo per apollinea bellezza, ma qui autoattribuitosi un misterioso fascino latino) ha trovato il toccasana. Tampinato da un amico (il vecchio Woody Allen, nei panni di un delizioso pappone) diventa gigolò a mille o duemila dollari a botta e comincia ad estrinsecare la sua danarosa attività con donne da appagare tutt’altro che vecchie e laide. Ma inevitabilmente il buon fioraio Fioravante (le origini italiane sono il suo asso nella manica) – divenuto amante a pagamento – incontra un giorno un’ancora più che piacente vedova ebrea, così… Sinossi banalotta e alquanto incongrua, ma le battute e la performance di Allen (che non si presta affatto volentieri alle altrui regie) valgono da sole la visione del film. Interpreti: Woody Allen – Sofia Vergara – Liev Schreiber – Sharon Stone – John Turturro – Parker Block – Vanessa Paradis – Max Casella – Jill Scott – Michael Badalucco – Tonya Pinkins – Ari Barkan
Rio 2 – Missione Amazzonia (2014) di Carlos Saldanha
Parzialmente svanito l’effetto sorpresa (e sorprendente) del primo episodio, il coloratissimo “Rio 2” – trasferita l’intera famiglia salita a cinque unità in Amazzonia, alla ricerca delle origini e della vita in natura – continua ad incantare per ritmo e ritmi, danze acrobatiche e coreografie chiaramente ispirate (scenograficamente e linguisticamente) alla grande tradizione dei musical americani. Blu (con marsupio e GPL) e Jewel sempre al centro della vicenda, ma attorno una vera e propria messe di comprimari tutti altrettanto divertenti. Favola ecologista e, come è d’uopo, sconfitta finale dei cattivi con l’unione delle forze in campo (pappagalli blu e rossi) dapprima nemiche. Terzo episodio in vista?
Smetto quando voglio (2014) di Sydney Sibilia
Esordio del salernitano (nonostante il nome) Sibilia con una commedia amara sul mondo (ormai strutturale, con buona pace delle amenità promesse del nuovo governo) del precariato italiano. In scena un gruppetto di cervelloni che per sfuggire a lavori umilianti e sottopagati – cui sono costretti per sopravvivere – inventano una nuova droga il cui spaccio non è ancora punibile. Le mete culturali restano sempre quelle “legittime” imposte dall’etica capitalistica (arricchimento, successo, potere, donne…), i mezzi istituzionalizzati per raggiungerli no (ma chi se ne frega della morale corrente?). Divenuti questi ultimi presto illegali per i nouveaux riches cominceranno i guai. Prologo un po’ troppo sopravvalutato del trentaduenne metterur en scène campano, che almeno evita accortamente il pecoreccio e tenta di restituire al genere leggero un po’ della perduta dignità, fatta a pezzi da vent’anni e più di cinepanettoni. Interpreti: Edoardo Leo – Valeria Solarino – Valerio Aprea – Paolo Calabresi – Libero De Rienzo – Stefano Fresi – Lorenzo Lavia – Pietro Sermonti – Neri Marcorè
Onirica-Fiel of dogs (2013) di Lech Majewski
Dal polacco Majewski, già regista dello sbalorditivo “I colori della passione” (che illustra minutamente, con scene di vita reale, un celebre dipinto di Bruegel Il Vecchio), arriva miracolosamente nelle sale un film ispirato all’Inferno dantesco. Riflessione cerebrale e intellettualistica sulla vita e la morte e la vita oltre la morte, onusta di metafore e riferimenti filosofici, sospesa tra realtà e sogno. Un giovane poeta (ora operaio in un supermercato) uscito pressoché indenne da un incidente mortale – dove sono morti il suo migliore amico (astronomo) e la donna amata – insegue l’otretomba vinto da un sonno patologico carico di visioni oniriche (il vecchio padre, l’amico…). Angeli, sotto forma di bianche colombe, lo guideranno verso la donna perduta. Passaggio dello Stige e conclusione in una chiesa allagata. Pittorico, surreale e dal fascino misterioso ma difficile da decrittare. La sequenza notturna nel bosco rischiarato dalle fotocellule deve molto al nostro Fellini. Interpreti: Michal Tatarek – Elzbieta Okupska – Jacenty Jedrusi – Jan Warta – Szymon Budzyk – Anna Mielczare – Karolina Korta – Karolina Wardyn – Massimiliano Cutrera