Moni OVADIA-Il corsivo. Beppe Grillo, tra ebraismo e cretinismo storico
Il corsivo*
BEPPE GRILLO TRA EBRAISMO E CRETINISMO STORICO
Senza alcun rispetto per chi ha patito l’inverosimile d’ogni umana follia
****
La ricerca di iperboli per denunciare le malefatte dell’avversario politico non è una novità e non fa più scandalo da molto tempo. Ma ci sono limiti che è un tragico errore valicare, non tanto perché siano scandalo, quanto perché lacerano il senso stesso di una civiltà e feriscono spietatamente donne e uomini che hanno attraversato l’orrore e insieme a loro tormentano i loro cari. Giorni fa, il blog di Grillo si è servito delle parole assolute di Primo Levi, in cui sono citate le parole della più solenne preghiera ebraica, e di un’immagine anch’essa assoluta e sacra incisa nelle carni dell’umanità martoriata nei campi di sterminio, per fare del sensazionalismo strumento di battaglia elettorale. Lo ha fatto con infelice tempismo nel giorno della vigilia del Pesakh (la pasqua degli ebrei) Questa scelta rischia di trasformarsi in un pericoloso boomerang per i cinque stelle, per lo stesso Grillo.(*unita.it)