Francesco Nicolosi Fazio- Ministro,non Ruby (la Cancellieri al di sopra del sospetto)
A che punto è la notte
MINISTRO, NON RUBY.
La Cancellieri al di sopra del sospetto.
Comunque vada a finire (forse è già tutto finito!) la vicenda dell’interesse della Guardasigilli per la salute dei detenuti (tutti) stigmatizza la nostra realtà odierna, non solo politica. Una realtà fatta di intrecci, più o meno spiegabili, tra politica, amministrazione ed imprenditoria (di ogni genere:: maschile o femminile). In questo intreccio tra poteri forti a volte fanno capolino il III° potere (la magistratura), il IV° (l’informazione) ed il V° (le mafie).
Da notizie della stampa: la ministra, proprietaria di un molto consistente patrimonio immobiliare, è da tempo amica dei Ligresti (da Milano non da Catania?); il figlio, senza alcuna raccomandazione, diventa il direttore della Assicurazione dei Ligresti, operando spedito per la vendita dell’azienda ad Unipol (ex Consorte, vicina al PD). La detenuta Giulia, conoscendo il cellulare privato della ministra, riesce ad accorciare i tempi per ottenere i “domiciliari” per sospetta anoressia. Altro non so, o non ricordo, o non c’ero e se c’ero dormivo, in quanto tutto sembra un sogno, senza risveglio.
Ma il fatto politico, a mio avviso, non è se la ministra abbia o meno agito come B. nell’affaire Ruby. Nel senso che il vero problema politico non è tanto sapere chi la ministra abbia o meno raccomandato, per dare a Giulia i “domiciliari”; quello che bisognerebbe chiedersi è: chi ha raccomandato la Cancellieri per essere Ministro in due governi delicatissimi (Monti e Letta) in un’epoca di crisi economico-istituzionale gravissima.
Ricordando Pascoli potremmo fare un (?) nome, ma non si alzerà alcun nitrito. Perché mancano i cavalli di razza, quelli che governavano e gestivano anche il sospetto.