Vincenzo Sanfilippo- Senza confini (Roma, una mostra di Sandro Spina)

 

Arti Visive


SENZA CONFINI: SPIRITUALITA’ A CONFRONTO

Mostra di Sandro Spina-  A cura di   Maria Grazia Massafra   Luisa Mariani   Bona Simonelli

Casa del Parco in Via della Pineta Sacchetti Roma

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“La manifestazione, si svolge nell’ambito più ampio  della festa interculturale-ragazzi “Libri e note per il mondo” ideata da Giovanna Micaglio, ed è ambientata nella biblioteca comunale Casa del Parco in Via della Pineta Sacchetti 78, aperta ad arti e tradizioni che si ricollegano alla trasmissione di memorie di varie culture (cinese, islamica, ebraica…), è il luogo d’elezione che ospita dal 10 maggio al 30 settembre 2013 la mostra-evento; abbinata a conferenze, dimostrazioni pratiche di discipline legate alla cultura orientale e a reading di testi poetici e narrativi di autori universalmente riconosciuti della cultura indiana: Tagore e Sri Aurobindo. Il tema è quello della trasformazione interiore nel ciclo dell’esistenza: il cammino spirituale dell’uomo attraverso varie concezioni culturali e religiose, che si manifestano nelle diverse forme della meditazione, della gnosi, della preghiera, della sofferenza, dell’ascesi…”

Osservando le pluralità di singolari analogie tra le immagini fotografiche di Sandro Spina, correlate con le alchimie  delle pratiche meditative Qi gong taoiste e le procedure poetico/trascendentali di Rabindranath Tagore e del poeta inglese  Sri Aurobindo; rimaniamo stupiti come questo  ambizioso progetto incentrato sull’incontro di più linguaggi e culture, possa  concretizzarsi in semiotiche concettuali capaci di farci “percepire” aspetti  correlati del mondo.

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Queste analogie trovano riscontro nel progetto inter/mediale  curata  da M. G. Massafra, L. Mariani, B. Simonelli  “Senza confini: spiritualità a confronto” che esplora la dimensione della “significazione”, inserendo nella calendarizzazione del convegno la dimensione figurativa di una mostra fotografica costituita da circa 40 scatti di vario formato, opere del regista RAI Sandro Spina, recentemente scomparso, di cui Luisa Mariani ha curato gli ultimi tre vernissage: “Dans les rues du monde” nel castello di Clervaux (Lussemburgo) in una sala della prestigiosa esposizione permanente “ The family of man ”, agosto2007; “Il cammino dell’uomo”, Caffè Letterario di Roma, settembre 2009; la foto del manifesto della mostra è ora la copertina del libro “Lègures tér” di Nemes Laszlo, decano della letteratura ungherese; “L’occhio sul mondo” Auditorium- Parco della Musica, Roma novembre 2009, con intervento come performer del danz’attore Gaetano De Biase, movimenti coreografici di Andrea Cagnetti e arrangiamenti musicali di Mr. Galafate.

La chiave espressiva di Sandro Spina evidenzia un reiterato nomadismo  in cui il regista/fotografo insieme alla moglie (adesso la signora Spina è  presente a testimoniarne l’opera) organizzava viaggi in funzione di professionali reportage . Le foto, scattate durante le riprese di film-documento realizzati dall’autore (per un totale di cinquantasei ore) in tutto il mondo e trasmessi dalla RAI, mettono in luce realtà geo-umane di civiltà europee, africane, asiatiche e dell’Oceania toccando temi legate alle tappe dell’esistenza.

Territori, usi, costumi, tradizioni, vengono dall’autore fissate con istantanee considerate autentiche foto/poesie poiché registrano con arte, interessanti trame di narrazione visiva dell’area mediorientale indo/tibetana e non solo, dove emergono immagini che evidenziano inequivocabilmente la spiritualità orientale. Lo vediamo dalle foto dei templi in cui il “nirvana creativo” di quei popoli ha generato raffinate architetture che con la loro spazialità mistica  predispongono alla dimensione meditativa interiore. L’opera di Sandro  Spina  in mostra sarà  messa in rapporto  con il convegno “ Il  Taoismo e le sue pratiche: Qi Gong e Tai Qi” relatori  Antonio Arabia, Alberto Compagnone,   M. Grazia Massafra,   Marilisa Merlini Valeria Volpe. Che si svolgerà venerdì 7 giugno ore 16,00 · 17,00 e sabato 8 giugno ore 10,15 · 12,30. Mentre la  complessa poetica  della cultura indiana: Tagore e Sri Aurobindo,  accomunati in un passaggio di consegne e un certo parallelismo di situazioni  verrà disquisita nel reading “Savitri la scoperta dell’anima e la vittoria sulla morte” di Sri Aurobindo a cura di Paola De Paolis con Giampiero Fortebraccio   Maria Monti   Alberto Rossatti   Patrizia Schiavo, in data mercoledì 18 settembre ore 17,00.

Tagore fu il primo poeta indiano ad avere larga fama in occidente, attraendo scrittori di punta come Ezra Pound e S.B. Yeats. Mentre Sri Aurobindo è un poeta inglese, ma intimamente indiano, in un senso più universale.  Il suo testo poetico “Savitri” è intriso di un afflato d’ispirazioni, dove l’oriente e l’occidente né “L’aurora simbolica”( Savitri, libro 1° canto 1°) s’incontrano per completarsi in un’armonia più alta, carica di ulteriore spessore sul crinale di una realtà “altra” in grado di mostrare, con un’ottica dilatata, la dismisura paradossale dello sguardo sulle diverse  culture ed esistenze. Analizzando le foto, ben esposte, notiamo una tensione dello sguardo che va oltre la pura visibilità del vedere, e indaga le possibilità dell’occhio dell’artista che con il suo nomadismo fotografico attraversa e apre una diversa e nuova consapevolezza del vedere: osservare in profondità, non solo con lo sguardo ma soprattutto con la mente, per fare esplodere dettagli eticamente significanti.

Sono foto che mantengono un dialogo aperto con l’inquadratura di set cinematografico e, a loro merito, le immagini suggeriscono le relazioni di lettura possibili con la cultura figurativa dei grandi fotografi pittorialisti.  Le immagini di Sandro Spina si fanno evocazione meta-storica poiché esplorano i campi più diversi, l’esotismo, la povertà, le religioni, i riti, e dunque una lettura storica dell’immagine. Come a voler ridiscutere, a ragionare sulla “pelle” dell’umanità.

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